lunedì 23 febbraio 2009

Stand up and go!

Stand up and go! Una sorta del nostro "alzati e cammina (muoviti), è quello che per me dovrà essere il comandamento di questa settimana. Si, perché a dirla tutta non sono poi rimasto così felice di quella appena terminata.
L'ho già ripetuto mille volte. La strada che porta alla maratona è dura e costellata di difficoltà. La regina di queste difficoltà si chiama : "costanza".
Percorrere 42 i chilometri che portano al traguardo, significa affrontare tutte le proprie frustrazioni, le proprie paure, che sfoceranno poi nella più grande delle gioie personali. Per arrivare al fatidico traguardo serve costanza. Quella che io non ho dimostrato durante la scaorsa settimana.
Non devo assolutamente cadere nel tranello di pensare ai chilometri percorsi ed alla mia velocità odierna. Devo semplicemente pensare a seguire il programma prefissato. Nulla più! Purtroppo non ci sono riuscito.
Allora ricominciamo. Stavolta come si deve, senza remore, senza fissarsi su cose che al momento sono futili e mi distolgono dalla mio traguardo odierno. Quello prefissato.
Questo il programma della settimana:

3 minuti di cammino + 15 minuti di corsa continua per 3 volte.

Dovrò seguirlo fino al termine di questa settiman e, soprattutto, finché non mi sentirò a mio agio con questo minutaggio! E questo è un imperativo.

venerdì 20 febbraio 2009

Happiness is the road

Ieri sera stupendo allenamento di oltre 6 km (6,8 per l'esattezza), affrontato senza dolori di sorta all'odiato polpaccio destro o stanchezza estrema. Devo anzi dire che tutto è filato via liscio come l'olio e che ho finito il percorso che mi ero prefissato, aumentando leggermente la velocità, che, come già più volte sottolineato, soprattutto a me stesso, non è ora la mia prerogativa. Prima bisogna raggiungere i 10 km di corsa senza pause, che stanno pian piano diminuendo e diventando sempre meno necessarie.
Il tutto si è svolto, ed ecco il motivo del termine stupendo da me prima utilizzato, ascoltando la nuova fatica dei mitici Marillion: Happiness is the Road.
Correre sentendo la voce ed il carisma di Steve Hogarth che canta sulle note dei vari Kelly, Trewavas, Mosley e, soprattutto, Rothery, ti fa sentire meglio, ti tranquillizza e rilassa, portandoti in non so quale luogo dove tutto sembra essere positivo. Happiness is the Road, del resto, è nient'altro che il sunto, seppur striminzito, della filosofia del Buddha: "non bisogna dannarsi a cercare la felicità o la strada che ad essa porta. La felicità è la strada".
Il disco è superbo, non ai livelli di Marbles, che consiglio vivamente a qualsiasi essere vivente, ma sicuramente al di sopra di tante altre uscite odierne o meno di molti pseudo gruppi rock, che di rock hanno soltanto il nome.
Quello dei Marillion è un rock progressive inconfondibile e di primissimo piano, dove la maestria dei 5 elementi la fa sicuramente da padrone.
Come poteva, quindi, il mio allenamento non essere "stupendo"!?!
Tra l'altro stamane, sempre a causa di questo meraviglioso album, di alcune pratiche da sbrigare in banca e del gustoso Toscano che stavo assaporando, ho approfittato per fare una passeggiata di 3,5 km, dalla fermata del treno fino al mio ufficio! Roma è troppo bella al mattino. Penso proprio che bisserò in serata, sempre se il lavoro non si protragga fino a tardi.
Keep on running because "happiness is the road"!

mercoledì 18 febbraio 2009

Zen running

No, non pensate che abbia iniziato a seguire chissà quale corso sullo zen, oppure abbia cominciato a seguire un allenamento basato sui principi di tale pensiero filosofico o stile di vita.
Il titolo del post è dovuto semplicemente alla "stranezza" (per me) musicale che mi ha accompagnato durante l'allenamento di ieri sera. Difatti mi sono, non so neanche per quale motivo, forse dopo averne ascoltato una parte al mio solito bar, ritrovato ad ascoltare l'arcinota compilation Buddha Bar, nella versione Nature, per essere più precisi.
Devo dire, benché il mio animo rocker prevalga sempre e comunque, che le sonorità chill out e nu world (come tanto piace definirle ai vari sapientoni che si trovano in rete), si sposano alla grande con il mio allenamento "easy" e con la corsa in generale.
Il senso di rilassatezza che da nell'ascolto questo disco è una vera manna dal cielo per chi, come me, si ritrova a dover tenere il "motore" a freno, tanto per poter terminare i propri 6 interminabili km, senza lasciarci le penne.
L'allenamento è filato via liscio senza grandissimi problemi, fuorché un fastidioso dolore al polpaccio destro che si è presentato dopo il secondo km e mi ha fatto compagnia per tutta la durata della corsa.
Fortunatamente con una buona dose di stretching l'odioso amico è scomparso e fin ora non si è più ripresentato.
Oggi, purtroppo, o per fortuna, più la seconda direi, non potrò portare a termine l'allenamento previsto, perché, data la nascita del figlio di un mio caro amico, muio dal desiderio di vederlo e consegnargli la maglia da rugby della nostra nazionale, che spero indosserà con onore.
Sposterò, quindi, l'allenamento di oggi a domani e quello previsto per venerdì al sabato.
Keep on running!

martedì 17 febbraio 2009

Un pigro week-end

L'atavica pigrizia del fine settimana s'è risolta in una prolungata assenza nel postare qualcosa sul blog! Saranno state le tristi notizie sportive che mi hanno colpito durante il fine settimana.
Vedi la sconfortante, quanto annunciata, sconfitta dell'Italrugby contro la mia amata Irlanda, dei vari O'Driscoll ed O'Connell, oppure quella della Roma in quel di Bergamo. Brutta, quanto triste ed inaspettata. Comunque la voglia di postare qualcosa è stata pari allo zero, forse meno!
Fortunatamente, invece, quella di correre non è venuta a mancare e sabato pomeriggio, messe le scarpe ai piedi, mi sono gettato in strada per percorrere i miei 6 km.

Riprendo quindi oggi a postare il mio "diario" di corsa e, nello specifico, quello che è il programma settimanale da seguire:

mar. 17/02 : 6 km
mer. 18/02 : 6 km
ven. 20/02 : 6 km
dom. 22/02 : 7 km

Sabato scorso, allenandomi, mi sono reso conto che ormai lepause al cammino sono meno necessarie di quel che erano un paio di settimane fa. Proverò quindi a diminuirne sempre più la frequenza e la durata, finché i 6 km non saranno percorsi decentemente senza pause e dolori vari.




venerdì 13 febbraio 2009

Allenamento inaspettato

Ancora un altro allenamento. Starò mica diventando un vero "runner" !?!
Non penso. Anche perché siamo agli inizi e la strada che porta alla maratona è lunga, direi lunghissima. Sicuramente molto più dei 42 km e 195 m canonici. Ed il mio primo nemico sarà sicramente la costanza negli allenamenti. L'obbiettivo iniziale, perlomeno finché non raggiungerò una condizione fisica rispettabile, era quello di correre per tre giorni a settimana. Vista la seduta di ieri sera, che va ad aggiungersi a quella di sabato mattina, non posso lamentarmi.
I 5,1 km di ieri sera, corsi con pause da 2 minuti, ogni 1.700 m (strana misura è? il giro che ho fatto questo misurava!), sono filati lisci come l'olio, con leggero cedimento solo all'ultimo tratto della terza "ripetuta". Non posso quindi lamentarmi, anzi sono proprio felice e le cose sembrano andare sempre meglio...tranne i miei tempi, ma questo è un problema al quale passeremo tra 10 kg!
A proposito di kg e quant'altro, c'è da dire che in questi giorni sto seguendo un regime alimentare suggeritomi da un navigato runner, che sta dando i suoi primi frutti e con il quale mi trovo a mio agio, anche durante le ore della giornata che passo lontano da casa e che sono state la causa primaria del mio accumulo di grasso in questi ultimi due anni!
Mangiare panini, pizza o qualsiasi cosa mi capitasse a portata durante l'ora di pusa dal lavoro, non è stata certo la più geniale delle idee. E i 15 kg accumulati ne sono un limpido esempio. Ma tant'è ora è il momento di rimboccarsi le maniche e tirare avanti correndo e mangiando correttamente per tornare ad accettare me stesso e non soffrire più il mio fisico "gibboso", come amo (eufemismo) chiamarlo.
Il regime alimentare in questione è quello descritto nella dieta GIFT del Dott. Speciani. Non che lo stia seguendo come fosse la madre di tutte le diete, ma le linee guida sono secondo me un ottimo viatico per apprendere quanto di più vicino ad una corretta alimentazione.

mercoledì 11 febbraio 2009

Run on and on


"I've got to keep running the course,
I've got to keep running and win at all costs,
I've got to keep going, be strong,
Must be so determined and push myself on."
No! Non preoccupatevi! Non ho iniziato a scrivere in inglese sul blog. Ho semplicemente voluto iniziare questo mio post citando la parte più bella di una delle innumerevoli e spettacolari canzoni degli Iron Maiden: The Loneliness of the Long Distance Runner .
Mi esalta soprattutto la parte in cui Bruce Dickinson canta "Must be so determined and push myself on", che spettacolo!
Correre ascoltando i Maiden riconosco essere una cosa un pò da pazzi, soprattutto se alle prime armi, ma non potevo esimermi dal farlo visto che il mio Ipod sembra esser sempre più colmo delle loro canzoni. Proverò, visti i risultati, di cui ora parlerò, ad ascoltare qualcosa di molto più tranquillo, perlomeno in questi inizi. Chessò, un pò di chill out non sarebbe poi mica male.
Tornando a noi, cosa dire dell'allenamento di questa sera?
In primis che mi sento sempre più a mio agio in questa mia nuova figura da runner e che le gambe, dopo un inzio sofferto, iniziano a rispondere alla grande e mi permettono di coprire tranquillamente i 6 km, corsi sempre seguendo i parametri dettati da Albanesi e, scoperta recente, direi odierna, da Jeff Galloway, cioè con pause e tratti camminando dopo un certo numero di minuti percorsi correndo.
Questa sera avevo deciso di provare a correre il numero di km citato, correndo 7 minuti e camminando 2. Devo dire che il tutto è filato liscio come l'olio, con leggera sofferenza solo nel terzo tratto, dei quattro che ho impiegato per percorrere i 6 km. Di volta in volta proverò a correre sempre più e camminare sempre meno, poi pian piano i 6 km diventeranno di più.
Oggi, detto dell'allenamento, oltre alla persona di Jeff Galloway ed al suo "Libro completo della corsa", prestatomi da un mio caro amico, ho scovato su internet, grazie ad uno delle centinaia di blog che ho scoperto trattare dell'argomento corsa e che presto aggiungerò trai miei links, un "useful tool" davvero niente male: Gmap Pedometer.
Davvero una grandiosa utility, che permette a tutti i runner di poter misurare, seppur in maniera leggermente approssimativa, la lunghezza dei propri percorsi, la quantità delle calorie bruciate, calcolate in base al proprio peso specifico ed altre cose interessanti.



lunedì 9 febbraio 2009

Born to run

Utilizzo il nome di una fantastica canzone di Bruce Springsteen per dare un degno titolo al post odierno. Il Boss infatti, con il suo Live in London del '75, è stato il compagno immaginario dell'allenamento di oggi. E che compagno!
La musica sarà sicuramente parte integrante di questo mio diario e delle mie corse, perché senza di essa e senza ritmo la mia vita e, penso, la vita in generale no avrebbe alcun senso.
Tornando al sodo e, quindi, parlando dell'allenamento, fedele, come anticipato, alla tabella di Albanesi, ho iniziato a correre come da lui suggerito.
Il mio obiettivo iniziale non sarà altro che quello del raggiungere l'agognata ora di corsa senza alcun tipo di pause e camminate varie, ma soprattutto, come lo stesso Albanesi consiglia, quello di perdere un bel pò di peso...e qua vengono le note dolenti!
Stamane infatti, pronto soprattutto ad affrontare me stesso, appena sveglio sono salito sull'odiata bilancia elettronica e la giornata ha subito preso una brutta piega: 105,3 Kg.
E che diavolo!
Comunque, rimboccate le maniche, ho deciso di mettermi seriamente a dieta, o, meglio, di seguire un regime nutrizionale serio, che mi conduca a star bene con me stesso e mi faciliti negli allenamenti e nella vita quotidiana. Sono stanco di sentirmi un grosso bradipo, privo di vitalità già a metà giornata.
D'ora in avanti, ogni mattina, appena sveglio, affronterò lo scoglio bilancia ed appunterò il mio peso, confrontandolo di giorno in giorno con quello precedente e, soprattutto, con quello iniziale.
Devo dire, per finire, che l'allenamento odierno è filato liscio e senza problemi, anzi, nell'ultimo tratto di sei minuti mi sentivo così a mio agio che ho persino allungato il passo e senza rendermene conto ho superato il minutaggio consigliato. Al termine dello stesso mi sono reso conto di aver coperto una distanza pari a 6,5 Km.
Credo che proseguirò con questo tipo di allenamento per tutta la settimana per poi tentare nella quarta seduta (possibilmente del sabato!) un approccio con i "dieci minuti" del Livello 5 della tabella di Albanesi.

sabato 7 febbraio 2009

Iniziare a correre

Stanco dei pizzicotti che ogni mattina do alla mia incredibile pancia! Stanco dei circa 105 kg che sono costretto da ormai un anno a portarmi dietro e che mi rendono goffo ed impacciato, in prmis verso me stesso, in secundis verso le persone che mi circondano e che continuano ad ingannarmi ed ingannarsi asserendo che la mia altezza nasconde le odiose rotondità.
Stanco di tutto questo e del fatto che mille e più volte ho promesso a me stesso, illudendomi della mia autoconvinzione, che avrei iniziato a mangiare di meno e, quindi, pesare di meno, ho finalmente deciso di ricominciare a correre.
Il motivo è semplice, elementare direi, è bastato chiedermi quando, negli ultimi cinque anni della mia esistenza, sono stato veramente bene con me stesso e con il mio corpo. La risposta, tra l'altro diretta, è stata solo una: quando correvo assiduamente e praticavo podismo in maniera del tutto amatoriale. Non che fossi stato un smilzo, né tantomeno un fulmine di guerra, data la mia mole, 192 cm d'altezza ed un peso al massimo della forma pari a 91 kg, mi sarà sempre impossibile! Ciò è comunque relativo, perché la cosa veramente importante è che in quel periodo, parliamo di tre anni fa, mi sentivo veramente a mio agio con il mio corpo e con la mia persona. Molto più reattivo del bradipo che sono adesso e sicuramente più sveglio sia durante l'orario lavorativo che nel lasso di tempo che trascorrevo con i miei amici e le mie conoscenze.
Questa riflessione, mi ha spinto dunque una quindicina di giorni fa a riprendere l'amata attività podistica...ma che enorme fatica!!!
Fatica o non fatica, non importa, bisogna raboccarsi le maniche ed iniziare ad allenarsi seriamente per tornare a correre in maniera regolare e soddisfacente, con la convinzione che, trascorso un periodo iniziale di adattamento (prevedo minimo sei-otto mesi di allenamento costante), potrò persino battere i miei vecchi record personali sulla 10 km e sulla mezza maratona e, soprattutto, portare a termine quello che è stato sempre il mio sogno: la Maratona.
Tornando al momento odierno, dopo questi primi quindici giorni per togliere la ruggine (quanta!!), ho preso due decisioni che oserei definire essenziali per il proseguio dell'attività:
  1. creare questo blog e raccontare, in primis a me stesso, la mia attività podistica quotidiana e non, così da usarlo anche come "regola" verso me stesso e come strumento per monitorare l'attività e gli eventuali progressi;
  2. seguire un valido programma di allenamento.
Per quanto concerne la prima decisione il blog eccolo ed ora spetta a me proseguire nel portarlo avanti, migliorandolo e, soprattutto, migliorando me stesso come runner.
Invece per quanto concerne il programma di allenamento mi sono fatto aiutare da amici e blog vari su internet e la mia scelta è caduta su quello che ritengo essere uno dei siti più documentati e forniti a livello podistico: www.albanesi.it
Proprio grazie al sito di Roberto Albanesi, che ho scoperto tra l'altro essere coadiuvato da uno dei più grandi runners italiani e parlo di Orlando Pizzolato, ho trovato il programma che ritengo maggiormente adattarsi alle mie esigenze del momento ed al mio stato fisico attuale: "iniziare a correre"
Leggendo lo scritto di Albanesi si comprende che il seguente è un programma formato da diversi "step", che debbono esser pian piano digerite dal runner neofita, per poter poi passare a step ulteriori con i quali poter incrementare le proprie capacità aerobiche e quindi di corsa. Al momento ho deciso di partire dal secondo blocco di allenamenti proposti e decidere di volta in volta il momento in cui è il caso di passare allo step successivo. Per capirci meglio posto la parte del programma che andrò a seguire nei prossimi giorni:

"Fascia rossa - È la fascia di chi ogni tanto svolge qualche attività ricreativa che comporta un minimo d'intensità dello sforzo. Il problema è dare continuità a questo sforzo, nonché allenare l'organismo a un minimo di durata.

Livello 4 - 3' camminando + 6' di corsa per 5 volte
Livello 5 - 3' camminando + 10' di corsa per 4 volte
Livello 6 - 3' camminando + 15' di corsa per 3 volte

La differenza qualitativa fra i livelli è maggiore che nella fascia gialla, per cui dovete digerire bene un livello prima di passare al successivo. "

Si comincia lunedì con il Livello 4. Spero nel frattempo di poter leggere e poi postare qualcosa sul regime alimentare che lo stesso Albanesi consiglia, visto che da una prima fugace lettura le sue teorie al riguardo mi sono sembrate molto interessanti!